Le uova hanno un elevato valore nutritivo, soprattutto per quanto riguarda le proteine, sono molto versatili in cucina e fanno anche bene, a patto di consumarle nelle giuste modalità
L’uovo di gallina è un alimento molto nutriente. Occupa infatti il primo posto nella lista degli alimenti ad alto valore biologico, quelli cioè che contengono tutti gli amminoacidi essenziali (che il nostro organismo non produce da solo) in forma altamente assimilabile.
Proprietà nutrizionali
L’uovo è, come detto, un’ottima fonte di proteine nobili, ma contiene anche molti sali minerali preziosi quali ferro, calcio, zinco, potassio e fosforo, vitamine A, D, E, B6 e B12, e apporta una quantità interessante di acido folico. I grassi che contiene sono per la gran parte mono e polinsaturi, quindi benefici.
Nel tuorlo sono concentrate soprattutto le vitamine e altri nutrienti, tra cui anche il colesterolo. Nell’albume sono concentrate invece le proteine.
Un tuorlo d’uovo grande contiene circa 2/3 del colesterolo che si dovrebbe consumare in una giornata. Va anche detto, però, che l’alto contenuto di lecitine aiuta ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. Dunque, se non si hanno problemi di colesterolemia si possono consumare anche 3-4 uova a settimana limitandosi a uno se bisogna fare attenzione ai livelli di colesterolo nel sangue. A questo proposito, mangiarle ogni giorno a colazione, come da tradizione anglosassone, è da considerare un eccesso che andrebbe invece evitato.
Il tuorlo d’uovo contiene anche luteina, sostanza che protegge la salute degli occhi, in particolare dalle maculopatie.
Per beneficiarne al massimo, va consumato crudo (come nelle uova alla coque o in camicia).
Acquisto e conservazione
Secondo le normative, le uova sono contrassegnate sul guscio da un marchio che ne mostra la provenienza e il tipo di allevamento.
Controllate il primo numero a sinistra: 0 sta per allevamento biologico, 1 per allevamento all’aperto, 2 per allevamento a terra in capannoni, 3 per allevamento in gabbia.
Ovviamente, la scelta migliore è l’allevamento biologico, dove si è certi che le galline siano state allevate all’aperto e alimentate con mangimi naturali. Questo garantisce anche qualità nutrizionali migliori delle uova, soprattutto per quanto riguarda il rapporto tra gli acidi grassi insaturi Omega-3 e Omega-6: nelle uova di galline allevate con mangimi industriali questo rapporto è totalmente squilibrato (e l’uovo diventa un alimento potenzialmente infiammatorio per l’organismo), al contrario di quelle prodotte da galline che sono alimentate con mangimi naturali.
Una volta a casa, le uova devono essere conservate in frigorifero, seguendo la data di scadenza indicata sulla confezione e sul guscio, senza lavarle (l’acqua le priverebbe della cuticola protettiva sul guscio, rendendolo poroso e aumentando il rischio di contaminazione batterica).
Se ne trovate uno con il guscio crepato o rotto, meglio eliminarlo: potrebbe essere contaminato.
È vero che fa male al fegato?
In realtà la cattiva fama dell’uovo in questo senso va sfatata: l’uovo in sé non crea problemi al fegato. Stimola però la produzione di colecistochinina, una sostanza che fa contrarre la vescica biliare, e che provoca dolori a chi soffre di calcoli biliari. Solo in quest’ultimo caso, dunque, bisogna fare attenzione al consumo di uova.
Altamente assimilabile
Le sostanze contenute nell’uovo sono utilizzate dall’organismo al 95%, una percentuale di assimilazione molto più elevata di quella di altri alimenti. Se si vogliono sfruttarne sfruttare al meglio le proprietà nutrizionali, è bene consumarlo alla coque o in camicia: infatti l’albume va cotto per assimilare tutte le sue sostanze benefiche, mentre il tuorlo, per lo stesso motivo, andrebbe consumato crudo.