Arachidi, salutari sì, ma solo se scelte bene!

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arachidi

Se al naturale, le arachidi hanno molte qualità positive per cui inserirle nell’alimentazione quotidiana.
Scopriamo quali

Le arachidi, anche dette noccioline americane o “spagnolette”, sono coltivate in diversi paesi del mondo, compresa l’Italia, dove vengono prodotte con successo in Veneto ed Emilia Romagna. Si tratta dei semi oleosi della pianta di arachide, che si trovano all’interno di un baccello duro capace di contenerne solitamente uno o due (talvolta anche tre), avvolti da una pellicina marrone da eliminare prima del consumo.

Proprietà nutrizionali
Le arachidi sono una fonte naturale di grassi mono insaturi, validi alleati della salute del cuore. Molti nutrizionisti promuovono in effetti
l’aggiunta di questi semi oleosi all’alimentazione quotidiana, in quanto recenti studi hanno dimostrato che il rischio di malattie cardiovascolari si riduce fino al 21% nei soggetti che consumano regolarmente arachidi. Sono una ricca fonte di energia e proteine vegetali (sono particolarmente ricche di arginina), nonché di vitamine (in particolare del gruppo B, che aiutano, tra le altre cose, a mantenere la salute del cervello e a prevenire le malattie degenerative come l’Alzheimer, e la E), fibre, sali minerali (soprattutto zinco, potassio, fosforo, manganese, magnesio e rame), antiossidanti e acido folico, particolarmente utile per le donne in gravidanza, e capace di aumentare la fertilità femminile. Vanno però consumate con una certa moderazione perché hanno un elevato contenuto calorico (547 kcal per 100 g).

Acquisto e conservazione
Quando comprate le arachidi, preferite quelle chiuse nei loro baccelli, al naturale, evitando quelle salate (o peggio ancora caramellate), i cui valori nutrizionali risultano inevitabilmente alterati per l’eccesso di sodio o di zucchero. Sarebbe meglio scegliere quelle non tostate perché con la tostatura si rovinano gli acidi grassi insaturi di cui sono ricche, ma considerato che non sono facili da trovare in commercio, almeno evitate quelle imbrunite da una tostatura eccessiva. Sempre meglio acquistare quelle biologiche. Evitate di consumarle se si presentano scurite, alterate o coperte di una sorta di polverina grigia: potrebbero contenere aflatossine, prodotte da muffe appartenenti al genere Aspergillus, molto pericolose perché ritenute tra le sostanze più cancerogene esistenti. Si conservano per sei mesi in luogo fresco e
asciutto.

Occhio alle allergie
Le arachidi sono tra gli alimenti che causano più degli altri allergie alimentari (al terzo posto dopo latte e uova), e possono causare reazioni anche molto pericolose, con sintomi come asma e shock anafilattico.
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